Nel 2017 l’amministrazione comunale ha commissionato una mappatura delle coperture in amianto alla Aerodron di Parma.
I tecnici incaricati hanno inizialmente analizzato le immagini aeree del territorio rilevate nel 2014 dalla Compagnia Generale di Riprese Aeree; un piccolo aereo ha sorvolato il territorio con a bordo uno speciale sensore multispettrale che registra la quantità di energia riflessa dai diversi oggetti della superficie terrestre nelle diverse lunghezze d'onda.

Analizzando i dati raccolti dal sensore si ottengono preziose informazioni territoriali fondamentali per produrre accurate mappe tematiche:

In base alle informazioni ottenute dall’esame delle immagini multispettrali, è stato pianificato il volo di uno speciale drone, che ha permesso di ottenere una situazione più dettagliata delle coperture presenti.
Su quasi 5.000 tetti presenti sul territorio comunale, il drone ne ha rilevati 377 presumibilmente in amianto, per circa 177.000 metri quadrati pari a 2.200 tonnellate (in pratica più di 4,5 metri quadrati di coperture in amianto per ogni cittadino). Dei 377 tetti in amianto rilevati, una settantina (18%) sono risultati in cattivo stato di conservazione ed è stato avviato un procedimento di legge nei confronti dei proprietari affinché facessero tutte le verifiche previste.
La metà di queste coperture sono state rimosse mentre per le altre i procedimenti sono ancora attivi.
Il 77% delle coperture era in stato scadente, il 4% discreto e il restante 1% era stato rimosso prima del rilievo.
Si sottolinea che lo “stato” deriva dall’analisi visiva delle immagini fotografiche, non dalla valutazione dello stato di conservazione.
Durante il 2020 sono stati scannerizzati circa 1.500 documenti cartacei “trasformati” in altrettanti files, raggruppati in 700 cartelle digitali corrispondenti ad altrettante coperture.
Il numero dei tetti è quasi raddoppiato in quanto il drone aveva rilevato coperture aggregate nei complessi industriali (grandi capannoni) ma ai fini di richiedere l’osservanza degli adempimenti in carico ai proprietari, queste sono state suddivise in più coperture corrispondenti alle singole unità immobiliari.
Alla fine del 2020 è stato anche acquistato un software di cartografia, che dopo un lungo lavoro di analisi, disegno e inserimento dati, ha permesso di ottenere un censimento non solo costituito da un elenco di indirizzi ma una mappatura geografica completa del territorio immediatamente consultabile e associata alla documentazione digitale relativa a ciascuna copertura, con le relative estensioni.
Sono state inserite nel censimento anche un centinaio di coperture già rimosse in passato con pratica edilizia, in modo da tenere traccia anche della situazione storica.


Le coperture censite a inizio 2022 sono così arrivate a essere sono 872 (297.500 m2) di cui:
- 577 rimosse (il 62,5%, per 186.000 m2 di materiali dannosi non più presenti)
- 7 in stato “discreto” (il 4,5%, per 12.500 m2)
- 167 in stato “scadente” (il 16%, per 48.000 m2)
- 57 in stato “pessimo” (il 10%, per 30.000 m2)
- 61 coperture sospettate di contenere amianto ma risultate senza (il 6,5%)
- 3 sovracoperture (per 1.000 m2, 0,5%)




Con la situazione completa, aggiornata e digitalizzata del territorio, il Comune ha ripreso l’attività informativa e proseguono le richieste di adempimento degli obblighi di legge nei confronti di quei proprietari di edifici ancora coi tetti in amianto per i quali non è mai stata prodotta alcuna documentazione oppure con termini scaduti.
Il prosieguo del lavoro ha quindi portato all’emissione di oltre 350 comunicazioni di avvio del procedimento (ne seguiranno altre che sono attualmente in esame) a carico dei proprietari per richiedere di comunicare lo stato di fatto e, in caso la copertura sia ancora presente, invitare ad adempiere agli obblighi di legge verificando lo “stato di salute” della propria copertura e di conseguenza mettere in atto gli interventi del caso.
Prosegue quindi l’attività di tutela della salute pubblica del Comune di Brugherio rispetto al tema amianto, per rendere la nostra città finalmente libera da questo pericoloso materiale.