Brugherio Storie e Luoghi, viaggio alla scoperta del patrimonio storico-artistico brugherese

Informazioni Generali

  • Domenica 12 maggio 2024
  • Chiusura del primo ciclo di incontri con la visita: "Baraggia, Cascina Pareana, Cascina Modesta... e la roggia Gallarana. Viaggio alla scoperta di una città dalla vocazione agricola".

Parte a febbraio il primo ciclo di incontri, voluto dall'Assessorato alla Cultura della città di Brugherio, allo scopo di far conoscere e valorizzare il patrimonio storico e artistiche cittadino, spesso nascosto o poco conosciuto agli stessi brugherese.

Nasce così il progetto "Brugherio Storie e Luoghi, viaggio alla scoperta del patrimonio storico-artistico brugherese" con l'obiettivo di far conoscere e sensibilizzare alla tutela e alla valorizzazione delle bellezze artistiche della città.

Quattro domeniche ognuna dedicata alla visita di un luogo simbolo di Brugherio, accompagnati da Ivan Bragante, storico dell’arte con un Master in Museografia, Museologia e Gestione dei Beni Culturali e curatore della rubrica Conosci Brugherio sul settimanale cittadino Noi Brugherio.

Ecco il calendario delle visite, tutte con inizio alle ore 15:30:

si inizia domenica 4 febbraio 2024 con una visita a Villa Fiorita, sede del Municipio comunale.

Titolo dell'incontro: Da “casa da nobile”... a ospedale psichiatrico, fino a diventare sede del Comune. Viaggio alla scoperta di Villa Fiorita e della sua storia secolare.

Il ritrovo per i partecipanti è previsto in piazza Cesare Battisti 1, nel piazzale antistante il Comune.

La seconda visita, in programma domenica 3 marzo è dedicata al Tempietto di Moncucco con: Se Brugherio avesse il mare... sarebbe Miami. Viaggio alla scoperta del Tempietto di Moncucco e della sua incredibile storia.

Ritrovo in via San Maurizio Al Lambro 2, all’ingresso della chiesa.

Terzo appuntamento, dedicato al cimitero monumentale cittadino è in programma sabato 14 aprile con: Storia, arte e leggende si intrecciano all’interno di un luogo incantato. Viaggio alla scoperta del Cimitero Monumentale di Brugherio, un piccolo museo a due passi dal centro.

Questa volta il ritrovo è viale Lombardia, all’ingresso del cimitero.

Domenica 12 maggio infine, si chiude questo primo ciclo di incontri con: Baraggia, Cascina Pareana, Cascina Modesta... e la roggia Gallarana. Viaggio alla scoperta di una città dalla vocazione agricola.

Una camminata alla ricerca di rogge e cascine che testimoniano il passato agricolo della città.

Il ritrovo è via Santa Margherita, 28, nel piazzale adiacente la chiesa di Santa Margherita.

Poichè questa ultima data prevede una lunga camminata all'interno del territorio cittadino, si consigliano scarpe comode.

Per partecipare alle iniziative di Brugherio occorre prenotarsi sul sito: www.villeaperte.info già attivo.

Per avere maggiori informazioni sui luoghi oggetto di visita, la Città di Brugherio ha predisposto una pagina web: Brugherio i Luoghi Storici

Per tutte le altre info, contattare l'Ufficio Politiche Culturali del Comune di Brugherio, Palazzo Ghirlanda Silva, via Italia 27, mail: cultura@comune.brugherio.mb.it

Alcune notizie sui luoghi delle visite

Cimitero Monumentale

In origine, il primo cimitero di Brugherio venne inaugurato nel 1787, in un’area tra le odierne viale Lombardia, via Vittorio Veneto e via Galvani, fuori dal centro abitato.

Con l’espansione della città, nel 1894 questo venne trasferito più a Nord, lungo viale Lombardia, dove oggi sorge il Cimitero chiamato “Vecchio” per differenziarlo da quello “Nuovo” di via San Francesco.

All’interno del cimitero vi si trovano alcune lapidi di importanti sacerdoti, tra cui don Gian Andrea Nova, e tombe monumentali in pietra e marmo, come quella del dottore e patriota Paolo Veladini, sfortunato eroe dei moti milanesi del 1853.

Degna di nota è anche la Cappella Espiatoria, collocata al centro del cimitero: sulle lapidi sono incisi i nomi dei caduti e dispersi della seconda guerra mondiale. La pala d’altare, raffigurante un soldato morente, è opera di Pio Pinzauti, artista attivo in Lombardia agli inizi del XX secolo.

Rogge e Cascine

Cascina Baraggia

“Sterpaglia”, “terra poco feconda”: questo sarebbe il significato del nome Baraggia, oggi indicante il quartiere situato nella parte settentrionale della città di Brugherio.

La prima testimonianza del nome Baraggia risale al 769, quando Grato Romano dispose dei sui beni e donò la libertà ad uno dei suoi servi, assegnandoli un terreno in località “de Barazia”.

Quella di Baraggia è una comunità particolarmente antica, infeudata dai conti Secco-Borella e originariamente parte della Pieve di Vimercate.

Dal XVI al XIX secolo fu sede di villeggiatura delle ricche famiglie milanesi, che li si ritiravano per respirare aria migliore e godere della campagna. Villa Brivio, intorno alla quale si sviluppa il quartiere, risale al XVI secolo e consiste in un edificio residenziale a piante ad “U”, tipica delle cascine lombarde.

Antica è anche la chiesetta di Santa Margherita, originariamente annessa alla Villa e che è citata dalle fonti per la prima volta nel 1578, quando fu oggetto della visita pastorale dell’allora Arcivescovo di Milano Carlo Borromeo.

Cascina Pareana

Collocata nella parte orientale della città, lontana del centro e quasi al confine con il Comune di Carugate, Cascina Pareana fu costruita nel 1730; anticamente di proprietà dei conti Durini, successivamente è passata ai marchesi Brivio.

Molto rinomata per l’abbondante produzione di ottimo vino, la cascina presenta tutt’ora, benché frazionata, la tipica fisionomia della cascina lombarda; il pozzo e il forno a legna sono ancora oggi conservati nella forma antica.

Il termine “pareana” deriva dal nome di un uccello che si era soliti cacciare in quella zona.

 

Cascina Modesta

Cascina Modesta risale al XIX secolo; il suono nome deriva da quello della prima proprietaria, tale Brenna Modesta, vedova Vismara, in molti però credono che il nome faccia riferimento alla architettura della cascina, molto sobria e semplice.

In alcuni fonti antiche la cascina è chiamata anche “Del Bosco”, in quanto si trovava ai margini della città e ridosso di una grande zona boscosa che esisteva lungo il confine orientale di Brugherio.

E’ l’unica cascina brugherese ancora completamente agricola.

Roggia Gallerana

La roggia Gallerana è stata realizzata, con licenza del duca Galeazzo Maria Sforza, alla fine del XV sec. su richiesta di Fazio Gallerani, per poter irrigare le sue proprietà di Carugate.

L’acqua veniva prelevata dal fiume Lambro all’altezza di Villasanta (località Molino di Sesto Giovane), lambiva l’abitato della Santa e il lato Est del parco di Monza.

Correndo tra Brugherio e San Damiano raggiungeva il territorio a ponente di Agrate Brianza, per poi scendere in quello di Carugate, diramandosi ulteriormente in direzione di Brugherio e verso il centro di Carugate, nonché verso la sua periferia Est.

Infine, le acque residue scorrendo in direzione Sud, raggiungevano il territorio di Cernusco sul Naviglio

Opera d'importanza storica per l'economia rurale, con manufatti idraulici di derivazione (chiuse, lavatoi), era destinata all'irrigazione dei campi con una rete di rogge e canali secondari.

Anticamente segnava il confine tra le comunità di Baraggia e Sant'Ambrogio.

Oggi è in parte coperta ma si possono ancora individuare canali e chiuse.

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