Colonne votive

Colonna Votiva di piazza Roma (Foto Ferrario)

L’uso delle colonne, soprattutto quelle votive, era molto diffuso nel Milanese. Le colonne votive sono colonne sulla cui sommità è posta la statua generalmente di un santo od una croce, e la funzione è quella di esprimere un voto, cioè una promessa a Dio (“ex voto suscepto”, cioè per voto fatto). La loro proliferazione è legata alle grandi epidemie che funestarono Milano a più riprese.

La loro storia comincia durante la pestilenza del 1576-77. La paura del contagio fu così grande da indurre il Vescovo di Milano Carlo Borromeo a sprangare le chiese e a far costruire nelle piazze piccoli altari provvisori dove celebrare le funzioni liturgiche che i milanesi potevano seguire dalle finestre di casa.

L’'iniziativa ebbe un tale successo di popolo che più tardi gli altari, anziché distrutti, vennero sostituiti da colonne di granito dedicate ai vescovi di Milano e addirittura presidiate dalle cosiddette «Compagnie della croce».

A Brugherio, oltre a quella di piazza Roma, immediatamente a lato della chiesa parrocchiale, sul nostro territorio se ne trovano altri tre esemplari, e precisamente al bivio della Torazza, al bivio del cimitero vecchio e a San Damiano.

Le edicole votive, una segnaletica simbolica

Edicola votiva di San Cristoforo

L’uomo fin dalla preistoria ha sempre stabilito un forte legame con la propria terra, tanto da attribuirle delle vere e proprie valenze magiche e religiose.Oggi sono ancora visibili innumerevoli simboli di questa “sacralizzazione” del territorio, anche se ne stiamo perdendo il significato profondo.
Nell’antichità le sorgenti, i crocevia e i luoghi in cui era avvenuto un evento prodigioso erano considerati sacri ed erano segnati da tempietti.

Con il cristianesimo questi si sono trasformati in oggetti di devozione verso varie figure divine come santi locali, la Madonna, il Cristo.
Questi piccoli elementi architettonici sparsi per il nostro territorio prendono il nome di edicole votive.

Sono vere e proprie forme di arte popolare, espressione di una religiosità radicata e diffusa che continua nel tempo.
Nelle città e nei borghi si presentano sotto forma di nicchie sui muri esterni delle abitazioni, mentre lungo le strade hanno una struttura autonoma dalla base a forma di parallelepipedo.

Quasi tutte custodiscono al loro interno vari oggetti, come raffigurazioni sacre, rosari, fiori, ceri.
Le edicole votive formano un vero e proprio reticolato religioso, una sorta di “segnaletica”.

Il ruolo principale di questi “piccoli tempi” era di proteggere il luogo sul quale erano edificati come le porte di accesso di una città, una casa, un latifondo agricolo… Avevano spesso la funzione di rassicurare il viandante lungo il suo cammino in vari punti cruciali del suo percorso: gli incroci, i punti di sosta, le sorgenti diventavano così occasione per la preghiera.
Le edicole votive rappresentavano una vera e propria segnaletica.

Venivano impiegate ad esempio per segnare i limiti di un latifondo agricolo, per delimitare le tappe di una processione o per delineare il percorso verso un santuario.
Quasi sempre queste costruzioni nascono come opere dei privati, e spesso sono state edificate per adempiere ad un “voto”. Si trovano in larga parte sul suolo pubblico, ma non mancano esempi eretti nel privato.

Le persone del posto continuano a curare questi oggetti e in particolare ciò che custodiscono al loro interno.
In passato le edicole votive erano dei veri e propri monumenti dall’alto valore simbolico. Oggi stiamo perdendo il loro vero significato e li si osserva solo dal lato estetico. In questi ultimi anni si sta tentando di marcare nuovamente il territorio e i suoi punti nodali.

Un esempio sono le opere d’arte poste all’interno delle rotatorie.
Queste però sono solo l’espressione di un singolo e non del popolo. Non fanno scaturire gli stessi sentimenti di un tempo su un viaggiatore e non riuniscono la collettività sotto un valore comune.

Edicole votive presenti sul territorio brugherese:

  • Via Vittorio Veneto;
  • Pobbia (incrocio via Teruzzi - via Quarto - via Dei Mille - via Marsala);
  • Via Monza (incrocio viale Lombardia);
  • Viale Lombardia (incrocio via Bindellera);
  • Via San Cristoforo;
  • Via Santa Margherita (Baraggia);
  • Via Adda.
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