WHISTLEBLOWING - SEGNALAZIONI ILLECITI


INFORMATIVA SUL TRATTAMENTO DEI DATI PERSONALI DEI SOGGETTI SEGNALANTI GLI ILLECITI
TITOLARE

Titolare del Trattamento è il Comune di Brugherio contattabile presso gli uffici comunali in Piazza C. Battisti,
1 - 20861 Brugherio (MB) o ai seguenti recapiti Tel. 039.2893231 e protocollo.brugherio@legalmail.it.
Il DPO è contattabile al seguente indirizzo mail: dpo@frereg.com

FINALITÀ DEL TRATTAMENTO

La finalità del servizio è l’accertamento di eventuali illeciti denunciati, ai sensi dell’art. 54-bis del d.lgs. n.
165/2001, dai soggetti che, in ragione del proprio rapporto di lavoro presso l’Ente, vengano a conoscenza di
condotte illecite.

BASE GIURIDICA DEL TRATTAMENTO

La base giuridica del trattamento è l’Art. 6.1 lettera e): “il trattamento è necessario per l'esecuzione di un
compito di interesse pubblico o connesso all'esercizio di pubblici poteri di cui è investito il titolare del
trattamento”.

NATURA DEI DATI TRATTATI

I dati trattati sono i dati forniti dal segnalante al fine di rappresentare le presunte condotte illecite, delle quali
sia venuto a conoscenza in ragione del proprio rapporto di servizio con l’Ente, commesse dai soggetti che a
vario titolo interagiscono con il medesimo.
Tali dati vengono trattati allo scopo di effettuare le necessarie attività istruttorie volte a verificare la
fondatezza del fatto oggetto di segnalazione e l’adozione dei conseguenti provvedimenti.
I dati personali sono trattati dal RPCT - Responsabile della Prevenzione della Corruzione e della Trasparenza,
con particolare riferimento all’accertamento preliminare sulla fondatezza delle circostanze rappresentate
nella segnalazione di illeciti, ai sensi dell’art. 54-bis del d.lgs. n. 165/2001.
Il RPCT provvederà, nel rispetto dei principi di imparzialità e riservatezza, ad effettuare le attività ritenute
opportune, inclusa l’audizione personale del segnalante e di eventuali altri soggetti che possono riferire sui
fatti segnalati. Qualora, all’esito della verifica, si ravvisino elementi di non manifesta infondatezza del fatto
segnalato, il Responsabile provvederà a trasmettere l’esito dell’accertamento per approfondimenti istruttori
o per l’adozione dei provvedimenti di competenza:
a) al dirigente del Dipartimento Risorse Umane e attività contrattuali, nonché al Responsabile dell’unità
organizzativa di appartenenza dell’autore della violazione, affinché sia espletato, ove ne ricorrano i
presupposti, l’esercizio dell’azione disciplinare;
b) agli organi e alle strutture competenti dell’Ente affinché adottino gli eventuali ulteriori provvedimenti e/o
azioni ritenuti necessari, anche a tutela dell’Ente stesso;
c) se del caso, all’Autorità Giudiziaria, alla Corte dei Conti e all’ANAC. In tali eventualità nell'ambito del
procedimento penale, l'identità del segnalante è coperta dal segreto nei modi e nei limiti previsti dall'articolo
329 del codice di procedura penale; nell'ambito del procedimento dinanzi alla Corte dei conti, l'identità del
segnalante non può essere rivelata fino alla chiusura della fase istruttoria; nell'ambito del procedimento
disciplinare l'identità del segnalante non può essere rivelata, ove la contestazione dell'addebito disciplinare
sia fondata su accertamenti distinti e ulteriori rispetto alla segnalazione, anche se conseguenti alla stessa.
Qualora la contestazione sia fondata, in tutto o in parte, sulla segnalazione e la conoscenza dell'identità del
segnalante sia indispensabile per la difesa dell'incolpato, la segnalazione sarà utilizzabile ai fini del
procedimento disciplinare solo in presenza di consenso del segnalante alla rivelazione della sua identità.
Qualora il RPCT debba avvalersi di personale dell’Ente ai fini della gestione delle pratiche di segnalazione,
tale personale per tale attività è appositamente autorizzato al trattamento (artt. 4, par. 10, 29, 32, par. 4
Regolamento e art. 2-quadeterdecies del Codice privacy) al trattamento dei dati personali e, di conseguenza,
il suddetto personale dovrà attenersi al rispetto delle istruzioni impartite, nonché di quelle più specifiche,
connesse ai particolari trattamenti, eventualmente di volta in volta fornite dal RPCT. È fatto salvo, in ogni
caso, l’adempimento, da parte del RPCT e/o dei soggetti che per ragioni di servizio debbano conoscere
l’identità del segnalante, degli obblighi di legge cui non è opponibile il diritto all’anonimato del segnalante.
Con modalità tali da garantire comunque la riservatezza dell’identità del segnalante, Il RPCT rende conto del
numero di segnalazioni ricevute e del loro stato di avanzamento all’interno della relazione annuale di cui
all’art. 1, co. 14, della Legge n. 190/2012.

PERIODO DI CONSERVAZIONE

I dati raccolti verranno conservati in una forma che consenta l’identificazione degli interessati per un arco di
tempo non superiore al conseguimento delle finalità per le quali sono trattati.

DESTINATARI DEI DATI

Sono destinatari dei dati raccolti a seguito della segnalazione, se del caso, l’Autorità Giudiziaria, la Corte dei
conti e l’ANAC.
I dati personali raccolti sono altresì trattati dal personale dell’Ente, che agisce sulla base di specifiche
istruzioni fornite in ordine a finalità e modalità del trattamento medesimo.
Whistleblowing Solutions Impresa Sociale S.r.l. quale fornitore del servizio di erogazione e gestione operativa
della piattaforma tecnologica di digital whistleblowing in qualità di Responsabile del trattamento ai sensi
dell’art. 28 del Regolamento UE 2016/679. Whistleblowing Solutions Impresa Sociale è il partner tecnologico
selezionato da Transparency International e l’Associazione Hermes promotori del progetto Whistleblowing
PA.

DIRITTI DEGLI INTERESSATI

Gli interessati hanno il diritto di ottenere dall’Ente, nei casi previsti, l'accesso ai propri dati personali e la
rettifica o la cancellazione degli stessi o la limitazione del trattamento che li riguarda o di opporsi al
trattamento (artt. 15 e ss. del Regolamento).
L'apposita istanza al Responsabile della Prevenzione della Corruzione e della trasparenza è presentata
contattando il medesimo Responsabile della Protezione dei dati personali, dpo@frareg.com.
Gli interessati i quali ritengono che il trattamento dei dati personali a loro riferiti avvenga in violazione di
quanto previsto dal Regolamento UE 2016/679, hanno il diritto di proporre reclamo, come previsto dall'art.
77 del Regolamento stesso, o di adire le opportune sedi giudiziarie (art. 79 del Regolamento) presso possono
ottenersi dall’Autorità nazionale competente per la tutela dei dati personali www.garanteprivacy.it

OBBLIGO O FACOLTA’ DI CONFERIRE I DATI

Ferma restando l’autonomia dell’interessato, l'eventuale rifiuto anche parziale di conferire i dati personali
può comportare, a seconda del caso l’impossibilità di procedere a verifica dell’illecito ed adozione di
provvedimenti di competenza.

ULTERIORI INFORMAZIONI RELATIVE AL SERVIZIO

I dati personali sono trattati dal Responsabile della prevenzione della corruzione e della trasparenza
nell'esecuzione dei propri compiti di interesse pubblico o comunque connessi all'esercizio dei propri pubblici
poteri, con particolare riferimento al compito di accertare eventuali illeciti denunciati nell’interesse
dell’integrità dell’Ente, ai sensi dell’art. 54-bis del d.lgs. n. 165/2001, dai soggetti che, in ragione del proprio
rapporto di lavoro presso l’Ente, vengano a conoscenza di condotte illecite, in particolare:
a) il Segretario generale;
b) i dipendenti di ruolo e i tirocinanti;
c) gli assistenti e gli addetti di segreteria dei componenti del Collegio;
d) i componenti del Servizio di controllo interno;
e) le persone addette all’ufficio o i consulenti;
f) i dipendenti di altre amministrazioni in posizione di comando, distacco o fuori ruolo presso l’Ente;
g) i lavoratori e i collaboratori delle imprese fornitrici di beni o servizi presso l’Ente.
Le segnalazioni possono essere effettuare nei confronti di:
a) il Presidente e i Componenti del Collegio dell’Ente;
b) il Segretario generale;
c) i dipendenti di ruolo dell’Ente e i tirocinanti;
d) gli assistenti e gli addetti di segreteria dei componenti del Collegio;
e) i componenti del Servizio di controllo interno;
f) le persone addette all’ufficio o i consulenti;
g) i dipendenti di altre amministrazioni in posizione di comando, distacco o fuori ruolo presso l’Ente;
h) i lavoratori e i collaboratori delle imprese fornitrici di beni o servizi presso l’Ente, nonché altri soggetti che
a vario titolo interagiscono con l’Ente stesso.
In caso di trasferimento, di comando o distacco (o situazioni analoghe) del dipendente presso altra
amministrazione, questi può riferire anche di fatti accaduti in una amministrazione diversa da quella in cui
presta servizio al momento della segnalazione: in tal caso la segnalazione deve essere presentata presso
l’amministrazione alla quale i fatti si riferiscono ovvero all’ANAC.

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