La Grande Arte al Cinema, stagione 2022-2023 parte 2 al San Giuseppe

Informazioni Generali

Torna nelle sale italiane la seconda parte della "La Grande Arte al Cinema" 2022-2023 di Nexo Digital con tre nuovi titoli che permetteranno agli appassionati di arte di immergersi nella vita e nelle opere di tre grandi artisti che hanno illuminato la cultura europea.

Il Cinema Teatro San Giuseppe, in collaborazione con la Città di Brugherio non può mancare l'occasione di farsi promotore, anche per questa stagione, della bellezza dell'arte con la A maiuscola.

Primo appuntamento di questa nuova stagione è con "L'ombra di Goya", in programmazione lunedì 6 marzo.

Presentato al 75esimo Festival di Cannes, diretto da José Luis López-Linares, il regista di “Bosch. Il giardino dei sogni” e scritto da Jean-Claude Carrière e Cristina Otero Roth, la pellicola porta sulla scena un team di dodici specialisti di tutte le discipline per cercare di decifrare la ricca e sinuosa opera del pittore spagnolo, nato nel 1746 e deceduto nel 1828.

Ognuno degli intervistati fa luce a modo suo su un artista dall’incredibile ricchezza espressiva, avvicinando tra loro i tasselli di un viaggio che esplora la relazione tra cultura ed emozioni, cinema e pittura.

Invece di scegliere un percorso cronologico, il film spazia tra opere di periodi diversi con cui Goya smaschera vizi e ipocrisie della sua epoca.

Il secondo lungometraggio di questa stagione è invece in calendario martedì 4 aprile.

“Perugino. Rinascimento immortale", prodotto da Ballandi e diretto da Giovanni Piscaglia, il regista di "Van Gogh. Tra il grano e il cielo" e di "Napoleone. Nel nome dell’arte", racconta l’evoluzione di un artista a cavallo tra due mondi: da una parte le architetture di Piero della Francesca fondamentali per la sua formazione, dall’altra la propensione per la pittura devozionale e lo studio fiorentino presso il Verrocchio. 

Pietro di Cristoforo Vannucci, 1450 circa-1523, detto Perugino, nasce a Città della Pieve a metà del Quattrocento.

Comincia a lavorare a Perugia ma si trasferisce a Firenze, dove lavora presso la fiorente bottega di Andrea del Verrocchio.

Ha Leonardo come collega e Raffaello come allievo e così il suo genio e la sua importanza sono in seguito adombrati da quelli degli artisti a lui immediatamente precedenti e successivi e il suo pur enorme apporto viene considerato “di transizione”.

Grazie a riprese suggestive e all’intervento di storici ed esperti, questo docu-film ne mette in luce le peculiarità e il ruolo fondamentale all’interno della storia del Rinascimento.

Un viaggio attraverso l’Italia alla scoperta dei grandi capolavori, dagli affreschi della Cappella Sistina alle due sale a lui interamente dedicate alla Galleria Nazionale dell’Umbria.

Il tributo a un artista che è stato in grado di ispirare in maniera decisiva i pittori del suo tempo, dando vita a opere di una bellezza immortale.

A chiudere questa stagione artistico cinematografica, lunedì 8 maggio sarà possibile assistere a: "Borromini e Bernini. Sfida alla perfezione", prodotto da Sky e Quoiat Films, diretto da Giovanni Troilo, già regista di "Frida. Viva la vida", "Le Ninfee di Monet. Un incantesimo di acqua e luce" e "Power of Rome". 

Borromini, non ancora vent’enne, giunge a Roma a piedi da Milano, lasciando i genitori e il suo lavoro di umile scalpellino al Duomo per inseguire il sogno di lavorare nel cantiere più prestigioso del suo tempo, la Fabbrica di San Pietro.

È il 1619, Roma è il centro dell’arte occidentale, è qui spuntano ogni giorno nuovi cantieri di chiese, fontane, palazzi nobiliari e sedi di giovani e ambiziose congregazioni religiose di tutta Europa, a cominciare dalla nuova Basilica di San Pietro.

La Chiesa ha deciso di utilizzare l’arte e l’urbanistica come potente mezzo di fascino e persuasione e come simbolo di grandezza di fronte al mondo, per rilanciare il suo messaggio dopo lo shock provocato dalla Riforma protestante di Martin Lutero.

Borromini si priva di tutto per inseguire un sogno, che si fa tutt’uno con la sua arte, senza altra ambizione che quella di riuscire a realizzarla lottando per affermarsi.

È il racconto della rivoluzione architettonica di un genio solitario che cambia per sempre l’aspetto di Roma, ma è anche la storia della rivalità artistica più famosa di sempre, quella tra Borromini, 1599-1667, e Bernini 1598-1680 e soprattutto la storia della rivalità di Borromini con sé stesso: un genio talmente legato alla sua arte da trasformarla in un demone che lo divora dall’interno, fino a spingerlo a scegliere la morte pur di toccare l’eternità.

Tutti i film hanno una doppia proiezione, la prima alle ore 15 e la seconda con inizio alle ore 21.15 

 

INFO:

Biglietto d'ingresso: Intero 10 € - Ridotto 8 € Amici del Bresson, studenti, over 65

In prevendita presso la biglietteria e on-line dal nostro sito www.sangiuseppeonline.it

e dalla App dlSan Giuseppe. Tel. 039.28.73.485

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