Una gita ricca di spunti culturali in programma per domenica 2 aprile a Bergamo e organizzata dall'ARCI di Brugherio in collaborazione con la Città di Brugherio.
Una domenica all'insegna di storia, cultura, natura e buon cibo perchè a Bergamo e nel suo territorio è possibile incontrare tutto questo nello spazio di pochi chilometri.
Non per nulla la città, insieme alla vicina Brescia, è stata nominata Capitale italiana per la Cultura per questo 2023.
La visita alla città inizia alla Accademia Carrara che riapre al pubblico dopo i lavori di restauro e adeguamento della sede museale proprio con la mostra in programma, "Cecco del Caravaggio", 1580 –1630, all’anagrafe Francesco Boneri, il più misterioso tra gli allievi diretti di Caravaggio.
Cecco non fu allievo, ma anche modello, posando per almeno sei dipinti del Merisi tra i quali Davide e Golia e Amor Vincit Omnia.
Il percorso, attraverso importanti prestiti, tra cui opere di Caravaggio, mette in evidenza sia autori da cui, oltre al Merisi, Cecco trasse ispirazione ma anche una serie di artisti che furono da lui influenzati.
Un progetto che indaga e guarda quei “pittori della realtà” che prima influenzarono la formazione del giovane Caravaggio per poi proseguire, nel corso dei decenni, con felici esiti nel panorama artistico europeo di quegli anni.
Dopo la visita alla mostra, iltour prosegue con il pranzo sul lago di Iseo in un ristorante con vista lago.
Il pomeriggio invece è dedicato alla visita all'Abbazia di San Nicola a Rodengo Saiano, uno dei complessi religiosi più maestosi e ricchi di arte del nord Italia.
Fondato dai monaci cluniacensi attorno alla metà dell'XI secolo sui resti di un quadrivio romano, venne inizialmente intitolato a S. Pietro e poi a S. Nicola di Bari.
Nel 1446 il complesso viene affidato, da papa Eugenio IV, alla congregazione monastica degli Olivetani, che riedificano la chiesa e le strutture architettoniche annesse.
Nel 1543 l'area conventuale diventa abbazia e viene ristrutturata secondo il gusto rinascimentale con la realizzazione del chiostro grande e la sistemazione del chiostro della cisterna.
Il completamento dell'intero complesso si protrae per circa tre secoli durante i quali viene portata a compimento una delle strutture abbaziali più importanti, dal punto di vista architettonico, artistico e culturale di tutta l'Italia settentrionale.
Nelle diverse strutture sono conservate opere di Romanino, Moretto, Lattanzio Gambara, Pietro Marone, Grazio Cossali, Gian Giacomo Barbelli, Giambattista Sassi e dell'intagliatore Cristoforo Rocchi.
Nel 1797 l'intero complesso viene soppresso dai napoleonici e i suoi beni vengono destinati agli Ospedali Civili di Brescia, in seguito viene occupato più volte a scopo militare.
Nel 1969, per volontà del papa bresciano Paolo VI, gli Olivetani ritornano nell'abbazia e iniziano il recupero di tutte le strutture riportando il bene alla funzione originaria.
INFO:
Partenza ore 8 da Brugherio.
Quota di partecipazione: 75 euro - minori sconto 20% comprensiva di trasporto, visite guidate, ingressi e pranzo.
Prenotazioni dal 14 febbraio nei giorni feriali, tel. 340.08.69.961 dalle ore 13:30 alle 17:00
Tessera ARCI 2023 obbligatoria per ragioni assicurative.
In caso di disdetta di prenotazione a meno di 7 giorni dall’iniziativa, è richiesto il versamento del 50% della quota.
Per mancata partecipazione senza preavviso, pagamento 100%.
INFO: www.arciprimavera.it - mail: arciprimaverabru@gmail.com