La disciplina del Whistleblowing risponde all’esigenza di fornire adeguate misure di tutela a coloro che, nell’ambito del proprio contesto lavorativo, appartenente al settore pubblico o al settore privato, vengano a conoscenza di comportamenti, atti od omissioni illeciti, e decidano di segnalarli o di denunciarli. In linea generale, il sistema di tutele predisposto dal legislatore si sostanzia nella salvaguardia della riservatezza dell’identità del segnalante, nella protezione da eventuali misure ritorsive adottate dall’Amministrazione o dall’Ente privato a causa della segnalazione, nell’esenzione da responsabilità nel caso di rivelazione di notizie coperte da segreto e nella predisposizione di misure di sostegno. L’istituto del Wistleblowing è stato introdotto in Italia dalla Legge n. 190/2012 “Disposizioni per la prevenzione e la repressione della corruzione e dell’illegalità nella Pubblica Amministrazione”, che ha inserito l’articolo 54-bis nel corpo normativo del D.Lgs. n. 165/2001.
La disciplina è stata successivamente integrata dal D.L. n. 90/2014, convertito nella Legge n. 114/2014, che ha modificato l’articolo 54-bis del D.Lgs. n. 165/2001, inserendo anche l’Autorità Nazionale Anticorruzione (ANAC) tra i soggetti destinatari delle segnalazioni, e dalla Legge n. 179/2017 “Disposizioni per la tutela degli autori di segnalazioni di reati o irregolarità di cui siano venuti a conoscenza nell’ambito di un rapporto di lavoro pubblico o privato”, che ha introdotto una regolamentazione più organica della materia.
Da ultimo, la disciplina è stata interamente riformata ad opera del D.Lgs. n. 24/2023 che, recependo la Direttiva (UE) 2019/1937 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 23 ottobre 2019, ha abrogato l’articolo 54-bis del D.Lgs. n. 165/2001 e l’articolo 3 della Legge n. 179/2017, raccogliendo in un unico testo normativo l’intera disciplina dei canali di segnalazione e delle tutele riconosciute ai segnalanti sia del settore pubblico che privato.
L’Autorità Nazionale Anticorruzione (ANAC) ha poi adottato, con Delibera n. 311 del 12 luglio 2023, le “Linee Guida in materia di protezione delle persone che segnalano violazioni del diritto dell’Unione e protezione delle persone che segnalano violazioni delle disposizioni normative nazionali. Procedure per la presentazione e gestione delle segnalazioni esterne”, sulla base di quanto previsto dall’articolo 10 del D.Lgs. n. 24/2023.
Le seguenti note informative contengono una sintetica descrizione dei presupposti, delle procedure e dei canali per la segnalazione di illeciti, nelle more della definizione, da parte dell’Ente, di un apposito e compiuto atto organizzativo di disciplina dell’istituto del Whistleblowing.