Lotta alle Zanzare

Lotta alla zanzara

La lotta alle zanzare in generale e più specificatamente all'ormai famosa zanzara tigre - che, a causa della sua notevole capacità di adattamento ad ambienti diversi, del suo stretto contatto con gli uomini e della sua biologia riproduttiva, si è dimostrata molto difficile da controllare e sta prevaricando sulle altre specie - non può avere esiti positivi senza un attivo coinvolgimento della popolazione.

Le aree pubbliche interessate dall'intervento dell'amministrazione costituiscono infatti solo il 20-30% del totale dei siti a rischio di infestazione da zanzara tigre; il rimanente 70-80% delle zone a rischio è di proprietà privata.

Pertanto, per contrastare efficacemente la diffusione della zanzara, è necessario che anche i cittadini mettano in atto comportamenti e misure di prevenzione ed eventuali trattamenti nelle aree di loro competenza.

Le indicazioni che seguono sono utili ed importanti anche come attività di prevenzione, sorveglianza e controllo delle infezioni autoctone trasmesse dalla zanzara “CULEX” responsabili della diffusione del virus della WEST NILE, che sta circolando anche in regione Lombardia.

Cosa fa il Comune di Brugherio

Annualmente viene programmata dall'Ufficio Tutela Ambiente comunale ed in collaborazione con CEM Ambiente SPA una campagna di disinfestazione dalle zanzare tramite interventi antilarvali e interventi di spruzzo adulticidi.

Ad aprile – dipendentemente dalle condizioni climatiche – vengono avviati gli interventi antilarvali in corrispondenza di tutte le strade pubbliche, tramite il deposito di pastiglie specifiche in caditoie, tombinature e bocche di lupo.

Tali interventi vengono ripetuti più o meno mensilmente e fino ad inizio autunno, per un totale di n. 8 interventi.

Gli interventi di lotta alle zanzare adulte, tramite irrorazioni con insetticidi effettuate periodicamente in corrispondenza di aree pubbliche/parchi e giardini delle scuole da parte di ditta specializzata, iniziano a giugno e vengono ripetuti più o meno mensilmente, fino a fine settembre per un totale di n. 4 interventi.

Cosa possono fare i cittadini

in orti e giardini: coprire con coperchi ermetici, teli di plastica o zanzariere ben tese le cisterne e tutti i contenitori utilizzati per la raccolta dell'acqua piovana da irrigazione (secchi, annaffiatoi, bidoni e bacinelle).

nei cimiteri: introdurre il liquido larvicida - o mezzo cucchiaio di detersivo liquido biodegradabile per i piatti - nei vasi di fiori freschi ed eventualmente sostituirli con fiori secchi o di plastica; ove possibile, eliminare i sottovasi o evitare il ristagno d'acqua al loro interno; in ogni caso, svuotarli almeno una volta alla settimana (nel terreno, non nei tombini).

- tenere pulite fontane e vasche ornamentali, introducendo eventualmente pesci rossi o gambusie, voraci predatori delle larve di zanzara; in alternativa, nei contenitori d'acqua che non possono essere rimossi, introdurre filamenti di rame che risultano tossici per le larve di zanzara (almeno 20 grammi per litro) o sabbia fino al completo riempimento.

- cambiare quotidianamente l'acqua degli abbeveratoi di animali e lavarli con cura.

- pulire un paio di volte all'anno tombini e pozzetti e durante la stagione di attività della zanzara tigre trattare regolarmente (ogni 15 gg circa) i tombini e le zone di scolo e ristagno con prodotti larvicidi, oppure inserendo mezzo cucchiaio di detersivo liquido biodegradabile per i piatti; applicare una zanzariera a maglia fine sopra il tombino per impedire alle zanzare di deporre le uova

- verificare che le grondaie siano pulite e non ostruite, liberandole annualmente da foglie o da altro materiale che possa bloccare il deflusso delle acque

- montare zanzariere alle finestre delle case e degli uffici, assicurandosi che non vi siano fessure laterali o fori nella rete.

I cittadini non devono:

- accumulare all'aperto copertoni e altri contenitori che possono raccogliere anche piccole quantità di acqua stagnante;

se ciò non fosse possibile, disporli a piramide dopo averli svuotati da eventuale acqua e coprirli con un telo, in modo da evitare qualsiasi raccolta di acqua piovana; per i materiali che non possono essere coperti, effettuare idonea disinfestazione entro 5 giorni da ogni precipitazione atmosferica

- lasciare che l'acqua ristagni sui teli utilizzati per coprire cumuli di materiali, abbandonare oggetti e/o contenitori che possano raccogliere e trattenere acqua piovana (es. innaffiatoio secchi, piscine gonfiabili, ecc.)

- svuotare nei tombini i sottovasi o altri contenitori.

Tutto ciò che può essere utile sapere a proposito della zanzara tigre

La zanzara tigre deve il suo nome all'aspetto a strisce, è un insetto originario dell'Asia sud-orientale, ma dotato di una straordinaria capacità di adattamento ad ambienti diversi da quelli originari.

Dopo aver fatto la sua comparsa negli Stati Uniti, in Messico e Brasile, è arrivata in Europa e in Italia nei copertoni usati importati proprio dagli Stati Uniti.

Negli ultimi anni, si è diffusa rapidamente negli ambienti urbani, riproducendosi in sottovasi e altri piccoli contenitori dove c'è acqua ristagnante, passando da uovo ad adulto in meno di una settimana nei periodi di massima densità (tra agosto e settembre).


La zanzara tigre è molto aggressiva e le sue punture, rapide e ripetute, prendono di mira le caviglie e le gambe, provocando fastidiosi gonfiori pruriginosi.

Per pungere, la zanzara tigre si appoggia sulla pelle e spinge il suo stiletto sotto l'epidermide.

Subito dopo, inietta la sua saliva che funge da anestetico ed impedisce la coagulazione del sangue: la saliva della zanzara, altamente irritante, è la responsabile del gonfiore pruriginoso.

In 50 secondi viene fatta penetrare la proboscide, in 2 o al massimo 3 minuti viene assunto il sangue e in 5 secondi viene estratto l'apparato boccale.

A pungere è solo la zanzara femmina, che per maturare le uova contenute nel suo addome necessita di proteine presenti nel sangue umano e in quello di alcuni animali.

La zanzara riconosce le sue prede dall'odore di alcune sostanze emesse dal corpo ed è indirizzata sulla vittima da altri segnali quali:

  • segnali chimici (quantità di anidride carbonica espirata e di vapore acqueo)
  • segnali olfattivi (odore corporeo e acido lattico emesso durante l'attività fisica)
  • segnali visivi (forma corporea e movimento, con i colori blu e nero più attrattivi del bianco per le zanzare che pungono di giorno)
  • temperatura maggiore nell'aria intorno al bersaglio (bolla termica)

Pertanto si consiglia di:

  • vestirsi con indumenti chiari e in fibre naturali, che coprano la maggior parte del corpo, ogni qual volta si frequentano spazi aperti e/o circondati da verde;
  • non utilizzare profumi o deodoranti ad essenze dolci che attirano le zanzare e lavarsi preferibilmente con sapone neutro o di Marsiglia;
  • evitare le aree a maggior rischio di infestazione (zone verdi e con ristagni d'acqua), quando si fa attività fisica.

Per evitare inutili allarmismi, è bene ricordare che in Italia la puntura di questa zanzara non è attualmente causa di trasmissione di patologie infettive gravi.

Per alleviare il fastidio e il prurito procurato dalla puntura di questo insetto, si consiglia semplicemente di lavare e disinfettare la zona punta, fare impacchi con ghiaccio o all'occorrenza applicare una crema antistaminica o cortisonica.

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