Sezione Verde Urbano e Parchi
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Nel mese di maggio, come da normale ciclo riproduttivo dell'insetto, è stata nuovamente rinvenuta la presenza sul nostro territorio.
La Takahashia japonica è una cocciniglia di origine asiatica, descritta per la prima volta su alberi di gelso in Giappone e diffusa anche in Cina, Corea del Sud e India.
In Europa è stata segnalata per la prima volta in un parco comunale nel 2017 a Cerro Maggiore ma è presente anche in altri comuni in provincia di Milano, Varese e Monza Brianza.
Questa cocciniglia di recente introduzione nel nostro paese è altamente polifaga e si riscontra per lo più su alberi ornamentali.
In Lombardia le piante colpite sono principalmente alberi decidui ornamentali tra cui tra cui aceri (in particolare Acer pseudoplatanus), albizzia (Albizia julibrissin), albero di giuda (Cercis siliquastrum), carpino bianco (Carpinus betulus), gelso nero (Morus nigra) e bianco (Morus alba), bagolaro (Celtis australis) e liquidambar (Liquidambar styraciflua).
In caso di forte infestazione la cocciniglia può provocare il disseccamento di foglie e di giovani rami ma i danni maggiori sono causati dalle neanidi di prima età che si posizionano sui giovani germogli delle foglie e sulle gemme fiorali causandone il disseccamento e la caduta e di conseguenza anche la mancata produzione dei frutti.
Facilmente riconoscibile grazie ai caratteristici ovisacchi dall’aspetto cotonoso, tubolari, formanti anelli lunghi da 4 a 5 cm di colore bianco.
Gli ovisacchi, composti da sostanze cerose e contenenti migliaia di uova di colore aranciato grandi circa 0,5 mm, sono generalmente attaccati, a diverse altezze, ai rami giovani della pianta ma possono trovarsi anche sui getti laterali del tronco o in prossimità dei tagli di potatura.