Ufficio Ambiente
Piazza Cesare Battisti 1
Oggi Aperto
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Sostenibilità significa permettere alle popolazioni di oggi di progredire senza danneggiare l’ambiente delle generazioni future con consumi eccessivi e inutili di risorse.
Con Deliberazione del Consiglio comunale n. 88/2014 la Città di Brugherio ha aderito al Patto dei Sindaci https://www.pattodeisindaci.eu/, un movimento su scala mondiale che riunisce circa 7.000 governi locali e regionali di 57 Paesi, impegnati su base volontaria a implementare gli obiettivi comunitari su clima ed energia.
I firmatari del Patto si impegnano a ridurre del 40% i gas a effetto serra entro il 2030, condividendo l’obiettivo per il 2050 di diminuire sensibilmente l’utilizzo di combustibili fossili, petrolio, gas e carbone, dai loro territori; l’intento comune è consentire ai loro cittadini di accedere a un'energia sicura, rinnovabile e sostenibile e unire le forze per affrontare la mitigazione e l'adattamento ai cambiamenti climatici.
Per concretizzare l’impegno politico in progetti pratici, i firmatari del Patto si impegnano a presentare, entro due anni dall’adesione, un Piano d'Azione per l'Energia Sostenibile - PAES, che indichi le azioni chiave che intendono intraprendere e il loro monitoraggio.
Con Deliberazione del Consiglio comunale n. 69/2016, l’Amministrazione comunale ha approvato il proprio PAES sulla scorta delle specifiche Linee Guida predisposte dal Centro Comune di Ricerca (JRC) della Commissione Europea, per definire le azioni che il Comune si impegna a sviluppare per ridurre le emissioni di anidride carbonica, CO2.
Nel 2018 è stato elaborato anche il primo monitoraggio per valutare lo stato di avanzamento nel raggiungimento degli obiettivi comunitari.
Se da una parte le Amministrazioni locali stanno mettendo in atto azioni concrete per la riduzione dell’inquinamento a livello globale, ciascuno di noi può adottare comportamenti più responsabili e rispettosi dell’ambiente; ci sono tanti semplici modi in cui il singolo individuo può contribuire alla protezione del pianeta, modificando alcuni comportamenti “scorretti” e migliorare la qualità della vita, rispettando le esigenze del pianeta che ci ospita.
Noi tutti possiamo fare la differenza attraverso le scelte che facciamo ogni giorno, ecco come.
Il risparmio energetico è una delle parole chiave della sostenibilità; nelle case si spreca tantissima energia elettrica ed è proprio da lì che possiamo iniziare a ridurre l’impatto sull’ambiente.
Quando si brucia una delle tue vecchie lampadine a incandescenza o alogene, sostituiscila con lampadine a basso consumo come quelle a led, che offrono un risparmio energetico fino all’80% e una vita media utile di 10 volte superiore; stacca la spina a tutti gli apparecchi elettrici ed elettronici che generalmente lasciamo in stand by (con la spia rossa accesa) e non abusare nell’uso di climatizzatori e condizionatori d’aria in estate (ricordati di spegnerli quando esci di casa o dall’ufficio), così si possono anche avere bollette più leggere!
Quando fai il bucato, non serve impostare la lavatrice su 90 gradi ma usa temperature più basse; alcune lavastoviglie permettono di impostare la riduzione dei consumi in fase di asciugatura: basta aprire lo sportello a fine ciclo e i piatti si asciugheranno da soli.
Prendi in considerazione l’utilizzo di energia rinnovabile, come quella solare, idroelettrica o eolica oppure sottoscrivi un contratto con un fornitore che garantisca che una certa quota di energia fornita provenga da fonti rinnovabili.
Nonostante la Terra sia nota come il pianeta blu, meno dell’1% dell’acqua presente è potabile e accessibile.
Tra i comportamenti sostenibili che possiamo adottare rientra sicuramente quello di limitare l’uso quotidiano di acqua potabile; installare i riduttori di flusso sui rubinetti (si trovano a pochi euro nei negozi di bricolage), chiudere l’acqua mentre ti lavi i denti o ti insaponi sotto la doccia e riparare i rubinetti che perdono, fa risparmiare a una famiglia di tre persone fino a 2.500 litri di acqua all’anno!
Per riempire una vasca da bagno servono 150 litri di acqua; prediligi l’uso della doccia ma attenzione ai tempi: per una normale doccia di cinque minuti si consumano 45 litri d’acqua senza poi tralasciare il prezzo dell’energia per riscaldarla!
Non sciacquare eccessivamente frutta, verdura, piatti, stoviglie e scegli lavastoviglie a basso consumo di acqua (il dato si trova sull'etichetta energetica).
Anche fare lavatrici e lavastoviglie solo a pieno carico fa risparmiare a una famiglia e all’ambiente ben 8.200 litri di acqua potabile all'anno.
Non lasciare inutilmente aperto lo sciacquone del wc!
Fai attenzione anche alle normali “cassette” perché a ogni scarico rilasciano circa 12 litri di acqua!
Se presente e quando è possibile, usa il pulsante del “mezzo scarico”.
Infine, non irrigare eccessivamente orti, terrazzi e giardini e, se possibile, usa l’acqua piovana raccolta in precedenza.
Tutto il cibo ancora commestibile che quotidianamente viene buttato - escluse quindi quelle parti che non possono essere mangiate (bucce, gusci, ossa) - rappresenta una fonte di danno ambientale non indifferente.
Una gran parte del cibo prodotto viene scartato ancora prima di arrivare sulle nostre tavole, a causa di filiere poco efficienti (scarti di coltivazione, selezione e lavorazione, danni da trasporto o da inadeguata conservazione).
Pensa che più di un terzo del cibo prodotto per consumo umano in tutto il mondo ogni anno viene perso o sprecato, il che significa che vanno sprecate quasi 80 tonnellate di cibo al secondo!
Lo spreco pro capite in Europa e in Nord America è mediamente di ben 100 kg di cibo che ciascuna persona butta in un anno; su scala mondiale, lo spreco ha un costo di circa mille miliardi di euro.
Nei paesi sviluppati lo spreco maggiore di cibo avviene in casa: in Italia ogni settimana il cibo gettato è di circa 700 grammi, per un valore di circa 3,8 euro settimanali che raggiungono i 195 € annuali.
Lo spreco di cibo non è solo una questione di etica nei confronti delle popolazioni più povere che hanno poco cibo e di qualità scadente, ma porta a uno sfruttamento delle risorse naturali già limitate del nostro pianeta: circa il 70% dell’acqua dolce prelevata in tutto il mondo viene utilizzata per la coltivazione e il 25% dell’acqua serve per coltivare cibo che andrà in seguito buttato via.
Ecco alcuni semplici gesti per evitare gli sprechi alimentari:
Puoi anche comprare biologico e prodotti a chilometro zero (di agricoltori locali o aderendo ai gruppi di acquisto solidale - gas) e di stagione, che riducono l’inquinamento dovuto al trasporto e alla conservazione dei prodotti.
Al giorno d’oggi produciamo e acquistiamo 70 volte di più di quanto non si facesse negli anni ‘50 e il 99% di questi acquisti diventano rifiuti entro i primi 12 mesi. Chi non ha mai detto, riferito a un capo o a un paio di scarpe “l’ho comprato e non l’ho mai messo!”?
L’economia circolare è basata su condivisione, prestito, riutilizzo, riparazione, ricondizionamento e riciclo di materiali e prodotti esistenti, il più a lungo possibile.
In questo modo si estende il ciclo di vita dei prodotti, contribuendo a ridurre i rifiuti al minimo ed evitando di sfruttare e consumare risorse naturali.
Quando non utilizzi più un oggetto puoi prolungare la sua vita donandolo o rivendendolo, riducendo la dipendenza da prodotti monouso a basso costo.
Prima di buttare, valuta di vendere i tuoi oggetti su uno dei tantissimi siti dedicati oppure ai mercatini di seconda mano o ancora donali ad associazioni e organizzazioni che assicurano che questi articoli arrivino a chi ne ha bisogno.
A questo proposito, compra un nuovo oggetto, vestito o apparecchio tecnologico solo se è davvero necessario, senza farti influenzare dalle mode usa e getta del momento!
La tecnologia sempre più avanzata e a portata di tutti ha contributo al progresso dell’umanità, ma i costi sempre più bassi e la cultura dello scarto hanno reso i prodotti elettronici la categoria di rifiuti in più rapida crescita: nel 2019 nel mondo sono state prodotte 53,6 milioni di tonnellate di rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche RAEE.
Solo poco più del 17% è stato ufficialmente riciclato mentre il resto di questi oggetti contenenti un mix di materiali pericolosi e di valore finisce nelle discariche o viene scomposto spesso da lavoratori in condizioni disagiate.
Prima di cambiare la tua apparecchiatura elettronica con l’ultimo ritrovato tecnologico dalle prestazioni leggermente superiori, pensa all’impatto che il tuo gesto avrà sull’ambiente.
Ricorda sempre di portarli presso i centri di raccolta comunali o di farli ritirare dal negoziante che ti ha venduto il nuovo.
Un altro comportamento sostenibile riguarda imballaggi e oggetti monouso: cerca di comprare oggetti realizzati con materiali riciclabili oppure sfusi.
Ogni anno produciamo 300 milioni di tonnellate di rifiuti di plastica, quasi il peso dell’intera popolazione umana.
I rifiuti monouso più impattanti per l’ambiente sono sicuramente le bottiglie di plastica; se non vuoi o non puoi bere l’acqua del rubinetto, devi sapere che in tantissimi Comuni sono presenti distributori di acqua naturale e gasata gratuita o a poco prezzo.
Oggi è anche possibile comprare le “ricariche” anziché dei nuovi flaconi.
La plastica impiega dai 15 ai 1.000 anni per decomporsi, inquina i mari e gli oceani soffocando la flora e la fauna.
È meglio evitare del tutto l’uso della plastica, ma se è necessario utilizzarla o acquistarla, almeno assicurati che venga riciclata correttamente a fine vita.
Il Comune di Brugherio collabora con plasticfree per promuovere la riduzione dei rifiuti di plastica e organizzare iniziative di raccolta sul territorio.
Inutile dire di non abbandonare rifiuti nell’ambiente! Informati sulle modalità di raccolta differenziata nel tuo Comune e separa correttamente i vari materiali in modo da garantire il loro riciclo, generando un sistema virtuoso che consentirà alle prossime generazioni, se effettuato su larga scala, di vivere con meno inquinamento e senza impoverire ulteriormente le risorse di un pianeta già sovrappopolato e inquinato.
In quasi tutti i Comuni ci sono le isole o piattaforme ecologiche dove si possono portare anche i rifiuti pericolosi come pile, farmaci, vernici o apparecchiature elettroniche oppure rifiuti come mobili, materassi, macerie.
E’ vero che possiamo riciclare quasi tutti i rifiuti domestici consegnandoli al servizio pubblico di igiene urbana ma la loro raccolta, il trasporto e il trattamento hanno un forte impatto ambientale in termini di traffico veicolare e quantità di energia necessaria.
Per il Comune di Brugherio, a gestire la raccolta è CEM Ambiente
Al giorno d’oggi bisogna destreggiarsi tra centinaia di prodotti detergenti, profumanti, ammorbidenti, disinfettanti per avere case e corpi sempre più puliti.
Gli scaffali sono colmi di prodotti di ogni essenza e colore, in confezioni di plastica piene di sostanze chimiche potenzialmente dannose per la salute dell’uomo e del pianeta.
Si può usare l’aceto o il bicarbonato al posto di detergenti aggressivi e, quando non è possibile, si può optare per prodotti più naturali o biodegradabili o di aziende più attente all’ambiente.
Ricorda infine che non è necessario usare enormi quantità di detersivi e che tutto quello che finisce nei tuoi scarichi, a lungo andare finisce nell’ambiente.
Tutte le volte che puoi, lascia a casa l’auto e usa i mezzi pubblici, la bici o le gambe!
Valuta di passare a un’auto elettrica o ibrida a basse emissioni e quando possibile condividi i tragitti con il car-sharing.
Informati in rete!
A breve a Brugherio verranno installate sette stazioni di ricarica.
La fauna (animali) e la flora (piante) sono una parte essenziale dell’ecosistema quindi fai attenzione quando acquisti oggetti, magari souvenir da altri paesi; non acquistare prodotti che mettono in pericolo la vita di animali e piante e non acquistare abbigliamento in pelliccia, gioielli in avorio o perle o comunque oggetti provenienti da uccisione di animali, soprattutto se da specie in via di estinzione.
Informati anche sugli ingredienti perché dietro a un prodotto di uso quotidiano può celarsi un composto ricavato da coltivazioni non sostenibili o derivati da animali sfruttati e uccisi.
Cerca di sensibilizzare più persone rispetto a questo tema perché sempre più ecosistemi si stanno irrimediabilmente danneggiando e molte specie animali si stanno pericolosamente riducendo: senza di loro, gli equilibri naturali sono in pericolo.
Anche quando acquisti il tuo cibo, impara a leggere le etichette e prediligi prodotti a marchio “bio” ed “equosolidale” certificati, per accertarti che le aziende promuovano la sostenibilità e non facciano eccessivo uso di pesticidi dannosi non solo per l’ecosistema, ma anche per la tua salute.
Si tratta di piccoli gesti che però su larga scala fanno la differenza: quando puoi, scegli di non farti mandare documenti cartacei o cataloghi e volantini facilmente reperibili on line ma preferisci il formato elettronico; in ufficio e a casa, non stampare mail o file se non ne hai reale necessità.
Viaggiare in modo sostenibile significa rispettare il luogo che ci accoglie, ricercare, divulgare e tutelare i suoi aspetti culturali, mettendo al centro la comunità locale.
Sono tantissimi ormai i fornitori di pacchetti di viaggio attenti all’ambiente, cerca online!
Quando visiti una città, avendo tempo a disposizione, prediligi gli spostamenti a piedi o in bici. È un buon modo per scoprire una città e viverla in modo più intenso.
Le mete esotiche affascinano sempre, si sa, domandiamoci però se il nostro comportamento sia adeguato al Paese che ci ospita; spesso non vi sono idonei sistemi di raccolta e smaltimento dei rifiuti quindi facciamo attenzione a cosa lasciamo dietro di noi, specialmente in località lontane dai servizi delle grandi città.
Abbandonare carte, rifiuti o mozziconi di sigarette è una disattenzione oggi non più tollerabile, quindi assicuratevi di non aggiungere né sottrarre niente all’ambiente.
Lasciate conchiglie, sassi, piume e altri oggetti nel loro habitat, che dovrebbe rimanere intatto perché altri possano vederlo dopo di voi.
Non dimentichiamoci poi che essere attenti all’ambiente passa anche dal rispetto delle popolazioni locali, quindi prima di partire informati sulle usanze, rispetta la gente e non dimenticare che sei un ospite.
Fai attenzione all’economia locale e non incentivare comportamenti lesivi degli animali e della natura in genere.
Informati prima di prenotare visite o escursioni con animali perché spesso dietro al tuo divertimento si celano sofferenze e privazioni, animali e umane.
Prima di partire (specialmente se andrai in un Paese povero) contatta scuole, orfanotrofi o centri accoglienza per chiedere cosa puoi portare per aiutarli: spesso i bambini non hanno quaderni né penne, i capi d’abbigliamento essenziali scarseggiano e i farmaci di base dei quali noi abusiamo, in molti Paesi sono irreperibili.
Per gli acquisti preferisci i piccoli produttori locali e scegli i ristoranti frequentati dagli abitanti del posto.
È il miglior modo per sostenere l’economia della destinazione che avete scelto per la vostra vacanza ma anche per conoscere davvero tradizioni, cultura e gastronomia del luogo.
Se già sei attento all’ambiente o se ti sei appena avvicinato a questi temi, passa parola tra parenti, amici e colleghi sui piccoli gesti quotidiani che aiutano l’ambiente.
Puoi concretamente aiutare aderendo a iniziative ambientali, partecipando a campagne in difesa della natura, seguendo le associazioni di tutela dell’ambiente o ancora facendo volontariato incoraggiando le persone che conosci a fare lo stesso.
Ultimamente sono tantissime le iniziative di raccolta dei rifiuti sulle spiagge, nei parchi e in città ma basta anche solo portarsi un sacchettino (biodegradabile!) durante un’escursione in montagna o al mare e raccogliere i rifiuti che trovi.