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La pianta erbacea Artemisiifolia appartiene alla famiglia delle composite ed è comunemente conosciuta con il nome di “Ambrosia”.
Originaria del nord America, ha conosciuto, sul finire degli anni Ottanta, un forte e costante incremento anche nella nostra Regione.
È un infestante il cui polline è fonte di allergie - anche gravi - oculorinite, asma e ripercussioni sull’apparato respiratorio nei soggetti allergici o particolarmente predisposti alle affezioni respiratorie.
A causa della notevole diffusione della pianta sul territorio, i problemi causati dall’Ambrosia hanno particolare rilevanza sotto l’aspetto sanitario, considerato l’elevato numero di persone colpite da fenomeni allergici.
La pianta ha uno sviluppo estivo già da maggio/giugno se il clima lo permette, arrivando ad una fioritura tardo estiva, tra i mesi di agosto e settembre, quando disperde il suo polline allergizzante; a causa della sua capacità di produrre quantità elevate di polline, trasportato dal vento anche per 10/15 Km, la pianta riesce ad infestare terreni e aree poste anche a notevole distanza.
E’ dunque fondamentale che le operazioni di sfalcio vengano effettuate prima dell’inizio dell’infiorescenza della pianta: interventi attuati solo localmente e/o effettuati in ritardo – ovvero dopo la fioritura della pianta – risultano poco efficaci se non inutili.
Strettamente correlata alle condizioni climatiche, la pianta cresce di preferenza sui terreni coltivati a cereale una volta effettuato il raccolto, sui terreni fertili e incolti, sulle aree verdi abbandonate, sulle aree industriali dismesse, sulle terre smosse dai cantieri, edili e/o di grandi opere, sulle banchine stradali, sulle rotatorie e spartitraffico, sulle massicciate ferroviarie, sugli argini dei canali, sui fossi, e, in generale, su tutte le aree abbandonate e semiabbandonate, nonché sui campi coltivati con semine rade quali il girasole e la soia.
Poiché l’incuria delle sopracitate aree risulta essere uno dei fattori di maggior diffusione della pianta, è altrettanto evidente che la manutenzione delle aree verdi, ed in particolare lo sfalcio delle aree infestate (nei periodi corretti e per un numero consono di interventi) può impedire la fioritura e, conseguentemente, la pollinazione della pianta.
Per queste ragioni, ai proprietari e conduttori pubblici e privati di terreni incolti o coltivati, ai proprietari di aree verdi o aree agricole incolte, e di aree industriali dismesse, agli amministratori di condominio, ai conduttori di cantieri edili, e per infrastrutture viarie e ferroviarie e ai proprietari di rogge e canali irrigui, di bordi stradali e autostradali, di massicciate ferroviarie, cortili, parcheggi, marciapiedi interni e tutte le aree già oggetto o potenzialmente interessate dalla presenza della pianta infestante ambrosia, compresi gli enti pubblici e privati con competenza viabilistica e proprietà terriere nel territorio di Brugherio è richiesto di:
vigilare e monitorare, ciascuno per le rispettive competenze, sull’eventuale presenza di Ambrosia nelle aree di loro pertinenza, prestando particolare attenzione annualmente durante il periodo estivo (da giugno a settembre);
eseguire periodici interventi di manutenzione e pulizia, nel rispetto delle indicazioni contenute nell’allegato tecnico redatto da Regione Lombardia, con particolare riferimento allo sfalcio di erba ed Ambrosia prima che avvenga la fioritura, e avendo cura di mantenere il verde – anche incolto – ad altezze non eccessive;
sfalciare in modo tempestivo e mirato prima della maturazione delle infiorescenze maschili (abbozzi di infiorescenza 1 – 2 cm) e assolutamente prima dell’emissione di polline. Lo sviluppo delle infiorescenze inizia generalmente nel mese di luglio, ed i picchi d’emissione di polline si verificano tra la fine di agosto e i primi di settembre. Bisogna intervenire su piante normalmente alte 30 cm; in dettaglio, un primo sfalcio deve essere eseguito dal 25 al 31 luglio ed un secondo dal 20 al 31 agosto.
utilizzare, in alternativa agli sfalci e quando opportuno, gli altri metodi di contenimento dell’Ambrosia indicati nell’allegato tecnico redatto da Regione Lombardia, secondo le seguenti specifiche:
- in ambito agricolo: trinciatura, diserbo, aratura e discatura;
- in ambito urbano: pacciamatura ed estirpamento.
per il solo ambito agricolo, eseguire un solo intervento da effettuarsi nella prima metà del mese di agosto, basandosi su una attenta osservazione delle condizioni in campo ed intervenendo sempre prima della fioritura. In caso di ravvisata necessità e se la stagione climatica dovesse favorire un eccessivo ricaccio con fioritura, è consigliato un ulteriore intervento ad inizio settembre.
Tutta la cittadinanza è in ogni caso invitata a:
diserbare i terreni infestati ed eseguire una accurata e periodica pulizia da ogni tipo di erba presente in corrispondenza di spazi aperti (cortili, parcheggi, marciapiedi interni, ecc.);
curare i propri terreni, prevenendo il diffondersi della pollinosi e provvedendo all’eventuale semina di colture intensive semplici (prato all’inglese, trifoglio, ecc), che agendo come antagonisti, impediscono lo sviluppo dell’ambrosia.
Per prevenire e contrastare la possibile esposizione agli allergeni dell’Ambrosia è dunque necessario un approccio integrato e un controllo efficace a tutti i livelli, dal singolo cittadino alle istituzioni.